Settembre 23, 2024

Trachycephalus Resinifictrix – Scheda Allevamento

Trachycephalus Resinifictrix , scheda allevamento della rana arborea dagli occhi dorati o rana del latte amazzonica (milk frog). Questi sono i nomi comuni della Trachycephalus Resinifictrix. Il primo per il particolare colore della sua iride ed il secondo per la sostanza lattiginosa irritante che usa per difendersi quando disturbata e per scoraggiare eventuali predatori.

Classificazione

Classe: Amphibia
Ordine: Anura
Famiglia: Hylidae
Genere: Trachycephalus
Specie: T. Resinifictrix

Descrizione

La Milk Frog, è una rana arboricola di medie dimensioni arrivano a misurare circa 10 cm le femmine e 6/7 cm i maschi. Hanno una particolare colorazione bianco latte con striature nere marroni, la pancia e la parte inferiore delle zampe è di un blu chiarissimo e gli occhi sono decorati da una croce nera.

Particolarità della Trachycephalus Resinifictrix

Questa specie è attiva prevalentemente durante la notte, viene identificata come specie notturna, muovendosi e saltando di albero in albero alla ricerca di cibo e riposandosi sulle ampie foglie delle piante. Hanno un’aspettativa di vita media di 7/8 anni in cattività.

Distribuzione e Habitat

É una specie di rana arborea originaria della foresta pluviale amazzonica in Sud America, più precisamente in Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana e Perù. È stata scoperta per la prima volta lungo il fiume Maracanã in Brasile. Questa specie era in precedenza all’interno del genere Phrynohyas, che è stato recentemente sinonimo di Trachycephalus.

Principale Area di distribuzione

Terrario

Il terrario per questa specie di rane deve essere ben studiato e allestito con cura. Lavorando con specie della foresta pluviale, l’umidità avrà un ruolo importante e quando si parla di umidità si parla anche di muffa e areazione.

Come misure base il terrario deve essere di vetro con il tetto in rete, con misure che vanno da 60lx50px60h per ospitare circa 2/3 esemplari.

Per questi animali un terrario asettico e la quarantena sono impossibili, vivendo in umidità e con batteri sempre attivi non è possibile fare degli esami certi al 100%, si opta quindi per un naturalistico/bioattivo.

Preparazione del terrario naturalistico

Sfondo

Partendo dallo sfondo che potrà essere realizzato in 3D oppure con delle semplici pareti in sughero, dove andremo a fissare e montare dei tronchi o rami cosi da dare la possibilità ai nostri esemplari di arrampicarsi per tutta l’altezza del nostro terrario.

Possiamo anche installare dei vasi appesi, sia integrati nello sfondo che appesi, cosi da creare dei punti in crescita delle piante epifite. Sviluppare e strutturare le piante su più livelli ci aiuterà ad arricchire il nostro terrario in ogni angolo, creando anche una foresta aerea.

Acqua

Una zona d’acqua sarà molto importante per questa specie, visto anche il suo modo di riprodursi in acqua, però non è in grado di nuotare, quindi facciamo molta attenzione, un dito d’acqua è perfetto, diciamo di non superare i 4 cm. La soluzione che si adatto nella maggior parte dei casi è una ciotola non troppo alta e posizionata in una zona molto riparata e tranquilla del terrario. Ciotola che andrà pulita un paio di volte a settimana.

Fondo

Per quanto riguarda il fondo, il nostro substrato del terrario, sicuramente un fondo drenante, per evitare ristagni d’acqua e proliferazione di muffe e funghi nocivi. L’installazione di un tubo di drenaggio per poter togliere l’acqua in eccesso qualora ne abbiate bisogno è d’obbligo, basteranno pochi cm di un tubo in gomma, messo in un angolo che permette l’aspirazione dell’acqua in eccesso depositata sul fondo. Poi precediamo con uno strato di circa 2/3 dita di argilla espansa, uno strato di TNT (tessuto non tessuto) e il nostro fondo misto. Fondo misto che sarà composta da torba acida, fibra di cocco (solo il 20%), corteccia di pino piccola, sabbia e muschio sfagno.

Piante

Una volta creato il nostro fondo possiamo procedere con la piantumazione dell’intero terrario. Le piante più consigliate sono a foglia grande e resistere, come Monstera, monstera deliciosa, alocasia, philodendron imperial, Philodendron gloriosum e il classico photos. Queste sono solo alcune delle piante che potremmo inserire nel nostro terrario.

Per completare il tutto possiamo utilizzare anche delle liane in corda con della fibra di cocco, dove le piante potranno arrampicarsi e crescere, creando anche una vegetazione aerea.

Per sviluppare al meglio una vegetazione consigliamo l’uso di lampade Led a spettro completo in grado di fitostimolare in modo completo tutte le piante del terrario, terresti e aeree. Questa tipologia di luce può essere posizionata sopra il vetro esterno del terrario a differenza delle luci UVB.

Terrario fatto da Bassi Garden e DreVivariums

Illuminazione

Essendo una specie notturna e endemica della foresta pluviale non sono molti i raggi del sole che arrivano a contatto con la loro pelle, per una corretta crescita e assimilazione degli elementi nutritivi si consiglia di utilizzare un neon UVB da 5.0/6.0 (5%-6%) posizionato all’esterno del terrario e sopra una griglia in ferro, non sopra il vetro. Ricordiamoci che il vetro riflette il 99% dei raggi UVB e pertanto il nostro neon darebbe inutile.

Tutte le luci e lampada che andremo a montare per il nostro terrario dovranno essere collocate all’estero del terrario.

Temperatura

La temperatura perfetta per le nostre Trachycephalus Resinifictrix non devono mai superare i 28° C sia nella zona bascking che nell’intero terrario e non devono mai scendere al di sotto i 20° C.

Per riscaldare questa specie la cosa migliore sarebbe partire da una temperatura di stanza di 23°/24° gradi, cosi da avere già una temperatura termica all’interno del terrario.

Per poi raggiungere i 28° nella zona calda grazie ad un tappetino posto a lato, dietro al nostro terrario, mai sotto, altrimenti si rischia un evaporazione considerevole di acqua e un riscaldamento della terra e delle radici che possono portare a dei marciumi radicali o a formazioni di muffe.

La nostra fonte di calore dovrà essere sempre collegata ad un termostato per poter controllare al meglio la fonte di calore. Almeno due termometri con sonda andranno collocati nel terrario, uno in basso a circa 15cm da solo e un in altro dove si trova la zona calda, cosi da monitorare le temperature dell’intero terrario.

Umidità

Per l’umidità possiamo utilizzare un impianto di nebulizzazione automatico con effetto pioggia, collegato ad un timer, con le giuste impostazioni che andranno valutare in corso d’opera e adattate in base alla stagione, cosi da avere sempre un umidità compresa tra il 70%-80%.

Alimentazione

Le milk frog sono molto voraci e robusti, ma non bisogna eccedere con il cibo perché può riscontrare problemi epatici e ingrassare molto.

Si nutre solo ed esclusivamente di insetti vivi, insetti che devono essere proporzionati alla grandezza della loro bocca.

Dose di drosophile

Un esemplare piccolo dovrà essere alimentato quotidianamente con insetti piccoli come, grilli small, piccole dubbia o laterali e drosofile. Un esemplare adulto potrà essere alimentato a giorni alterni con insetti più grandi. La dieta deve essere integrata con regolarità da calcio in polvere ogni pasto e un composto di multivitaminco con D3 una volta alla settimana per esemplari piccoli e una volta ogni 15/20 giorni per gli esemplari più adulti.

Riproduzione

La riproduzione della Trachycephalus è piuttosto difficile in cattività, per questo è necessaria grande esperienza nel campo.

Per indurre la coppia all’accoppiamento bisogna diminuire l’umidità per qualche settimana ricreando la stagione secca, riducendo anche l’alimentazione. La temperatura deve essere ridotta di qualche grado fino a raggiungere non meno di 23°di notte e 25°/26° di giorno. Passato il periodo della stagione secca che varia dai 15 ai 20/25 giorni possiamo aumentare nuovamente sia le nebulizzazioni giornaliere che la temperatura. Di conseguenza anche l’alimentazione. per poi aumentarla drasticamente.

L’accoppiamento avviene solitamente la notte: il maschio afferra la femmina sotto le spalle, rimanendo in questa posizione per lungo tempo e ripetendo l’azione anche per alcuni giorni. Ad atto avvenuto, le uova verranno deposte in acqua. Di solito vengono deposte dalle 100 alle 200 uova. Per poter far sviluppare al meglio le uova è consigliato spostarle in un piccolo contenitore con acqua sempre pulita ad una temperatura di 23°. Possiamo utilizzare un tappetino riscaldante posizionato però a lato della vaschetta o un riscaldatore per acquari.

Le uova si schiudono nell’arco di 24 ore e i girini inizieranno a nuotare liberamente dopo 48 ore dalla schiusa. I girini non sono cannibali e presentano branchie esterne, possono essere nutriti con cibo a scaglie per pesci tropicali l’ideale è il cibo in polvere per avannotti. La metamorfosi avviene in 3/5 settimane. I giovani esemplari di Milk frego vanno trasferiti in un apposito terrario con poca acqua sul fondo e una parte emersa, finché la metamorfosi non sarà completata del tutto.

I giovani metamorfosati vengono nutriti con drosofile per per il primo periodo poi passare a dei microgrilli.

CITES

La specie Trachycephalus Resinifictrix non è elencata nel CITES perciò è in libera vendita.


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