Classificazione
Ordine: Squamata
Sottordine: Ophidia
Superfamiglia: Henophidia (Booidea)
Famiglia: Boidae
Sottofamiglia: Boinae
Genere: Boa
Specie: constrictor
Sottospecie: imperator
Altre sottospecie
Boa constrictor amarali (STULL, 1932)
Boa constrictor constrictor (LINNAEUS, 1758)
Boa constrictor imperator (DAUDIN, 1803)
Boa constrictor longicauda (PRICE & RUSSO, 1991)
Boa constrictor mexicana (JAN, 1863)
Boa constrictor nebulosa (LAZELL, 1964)
Boa constrictor occidentalis (PHILIPPI, 1873)
Boa constrictor orophias (LINNAEUS, 1758)
Boa constrictor ortonii (COPE, 1877)
Boa constrictor sabogae (BARBOUR, 1906)
Area Geografica
Boa constrictor imperator si estende dal Messico meridionale sino a Colombia, Equador e Brasile settentrionale. Vive in una discreta varietà di habitat, come è facile capire dalla distribuzione. Lo si trova nelle foreste pluviali, così come in zone semi aride e rocciose.
Ha abitudini prevalentemente crepuscolari e notturne, ed una buona capacità di adattamento all’ambiente circostante. È in grado di cacciare sia a terra sia sui rami degli alberi, essendo un buon arrampicatore.
Descrizione
Boide dalle notevoli dimensioni, che raggiunge e supera facilmente i 150/200cm, raggiungendo dimensioni medie di 250cm, per oltre 8-9Kg di peso, in esemplari di sesso femminile, che sono generalmente più grandi rispetto ai maschi.
Terrario e allevamento
Essendo un serpente di certe dimensioni, e mantenendo una buona attività anche in età adulta, è bene allevare questi boidi in terrari abbastanza capienti, per permettere loro di potersi muovere liberamente e mantenere così una buona tonicità muscolare, senza divenire obesi e statici.
Dimensioni
Per un esemplare adulto, le dimensioni minime della teca dovrebbero essere 150cm, meglio se maggiori, e anche una discreta importanza dovrebbe essere data all’altezza, poiché questi esemplari sono ottimi arrampicatori, soprattutto da giovani. Infatti, se ne hanno la possibilità, passano parecchio tempo a riposare o termoregolarsi appollaiati su robusti rami o mensole poste a diverse altezze della teca.
Se allevati in terrari bassi e privi di rami o mensole, tendono a perdere le abitudini arboricole, a discapito della loro forma fisica. Noi abbiamo gli esemplari adulti in terrari lunghi 150cm ed alti oltre 60cm.
Utile una tana di adeguate dimensioni, ma non indispensabile se la teca è ben arredata.
Temperatura
Alleviamo i nostri esemplari ad una temperatura tra i 29°C e 30°C. Fornire un gradiente termico giorno-notte è una nostra abitudine, quindi regoliamo i termostati perché mantengano 2-3°C in meno durante la notte, anche se non è obbligatorio.
Umidità
L’umidità deve essere medio-alta, consigliamo di non superare il 70%. Andando più in alto o più in basso rischiamo problemi respiratori e disectisi (mute incomplete). Una grossa vasca per l’acqua, in grado di contenere completamente e comodamente il serpente, oltre ad essere necessaria per l’arredo servirà anche a mantenere un adeguato tasso di umidità all’interno del terrario. Durante i periodo di muta possiamo nebulizzare dell’acqua per aiutarli con la muta alzando momentaneamente l’umidità.
Qualche ramo o mensole, oltre alle tane, è molto importante. Come substrato si possono usare aspen o fibra di cocco, la prima aiuta con la raccolta e l’odore delle deiezioni mentre la seconda col tasso di umidità.
Alimentazione
In cattività l’alimento più adatto sono i topi (mus musculus) o i ratti (rattus norvegicus), si possono offrire alternativamente altri mammiferi (gerbilli, criceti, cavie, conigli), ed anche uccelli (quaglie, piccioni, piccole galline), in ogni caso è importante che siano di dimensioni adeguate all’esemplare. In particolare i Boa tendono a diventare grassi facilmente, quindi un’alimentazione di soli ratti potrebbe risultare eccessiva. Si consiglia sempre di variare la dieta il più possibile.
Riproduzione
La riproduzione di questa specie è relativamente semplice.
Dimensioni
Le femmine raggiungono la maturità sessuale tra il 3° ed il 4° anno di età, con una lunghezza minima di 180-190cm, ed un peso minimo di 6-7Kg. È certamente meglio che le dimensioni superino quelle minime, e con dimensioni minori si potrebbero riscontrare distocia o aborti.
I maschi sono più precoci, e sono potenzialmente sessualmente maturi dopo il secondo anno di età, quando superano i 140-150cm.
Stagione e ciclaggio
Circa in autunno si inizia gradualmente e lentamente ad abbassare la temperatura notturna, sino a raggiungere 21-22°C. La temperatura diurna deve essere lasciata pressoché invariata, onde evitare il rallentamento fisiologico degli animali, comprese la produzione follicolare e l’ovulazione.
Una volta raggiunti i valori di regime, questi vanno mantenuti per circa 2-3 mesi, dopo di che, sempre gradualmente, si torna ai valori utilizzati normalmente per il mantenimento.
Durante queste fasi, è utile nebulizzare gli animali nelle ore diurne, per simulare la stagione delle piogge.
Gli esemplari vanno tenuti separati in questo periodo, e devono essere costantemente monitorati per assicurarsi che sopportino bene le basse temperature notturne.
Alcuni allevatori uniscono i maschi e le femmine all’inizio del ciclaggio stagionale, altri dopo aver ripristinato le temperature di normale stabulazione.
Noi abbiamo sempre unito le coppie (solitamente introducendo le femmine nel terrario dei maschi) verso la fine del periodo freddo, poco prima di ricominciare ad aumentare le temperature.
Accoppiamento
Da subito si notano i maschi nel tentativo di corteggiare le femmine: si affiancano loro con il corpo, cercando di farle muovere per assumere una posizione migliore, e con la coda si strusciano nella zona caudale della femmina, utilizzando gli speroni per stimolarne la zona cloacale.
Quando la femmina sarà pronta per l’accoppiamento lascerà che il maschio introduca uno dei due emipeni nella sua cloaca. Gli accoppiamenti possono durare diverse ore, e ripetersi per settimane.
Varie settimane dopo l’ultimo accoppiamento, anche a distanza di due mesi, si nota l’ingrossamento della sezione corporea della femmina.
Gestazione
La gestazione può durare da quattro a sei mesi, influenzata anche dalla temperatura di stabulazione.
Un metodo abbastanza affidabile per calcolare il periodo del parto sta nel contare 105 giorni dalla data in cui la femmina effettua la muta post-ovulatoria, muta singolare rispetto alle solite mute per la maggior durata e l’aspetto molto scuro della femmina.
Alcune volte può accadere che la femmina gravida effettui un’ulteriore muta circa 1-1,5 mesi prima del parto. Durante tutto il periodo della gravidanza, si può continuare a nutrire la femmina, purché le prede utilizzate siano di taglia inferiore rispetto a quelle solitamente usate, altrimenti si rischia di danneggiare gli embrioni. Non c’è da preoccuparsi se la femmina gravida rifiuta il pasto, non è insolito.
Boa constrictor imperator, come tutti i Boa constrictor, è ovoviviparo, cioè mantiene all’interno di se le uova, costituite da una morbida membrana e non da un guscio calcificato, sino a quando sono completamente sviluppati i babies, ed a quel punto li partorisce già formati ed autonomi, lunghi circa 40-50cm. Il numero dei piccoli è estremamente vario, e può spaziare da una decina ad oltre 30 (il parto più numeroso che abbiamo avuto, era costituito da 28 babies).
Svezzamento dei babies
Siamo soliti alloggiare i piccoli nati in un unico e grande box per i primi giorni, mantenendo umido il substrato e sostituendolo anche due o tre volte al giorno, per rimuovere i residui dei sacchi vitellini, i vari liquidi, ecc. Dopo questo periodi iniziale, i babies andranno stabulati singolarmente, e mantenuti ad una temperatura costante di circa 28-29°C, ed un buon tasso di umidità, soprattutto durante le prime settimane di vita.
Dopo un periodo medio variabile tra una e due settimane, i babies muteranno per la prima volta, e successivamente accetteranno il loro primo pasto, consistente in un roditore di adeguate dimensioni.
La crescita è molto veloce, soprattutto nel primi due anni di vita.
Legislazione
Il Boa Constrictor è un serpente inserito nell’appendice II della Convenzione di Washington e nell’allegato B del Regolamento CEE n° 338/97 del 09 dicembre 1996 che regolano il commercio internazionale di specie di flora e fauna selvatiche minacciate d’estinzione. Questo significa che il Boa Constrictor può essere detenuto e venduto, ma sole se accompagnato da tutta la documentazione necessaria e appropriata. In particolare se proveniente da paesi fuori della Comunità Europea devono avere: – Documento CITES;
– Scontrino o ricevuta fiscale rilasciata dal venditore, da conservare e allegare al CITES.
Se invece l’animale proviene da un paese facente parte dell’Unione Europea deve possedere:
– Scontrino fiscale nel caso in cui sia stato venduto in negozio;
– Una dichiarazione (con data) di cessione/affidamento con i dati dell’allevatore amatoriale e del terrariofilo affidatario e le firme in calce di entrambi.
Ecco in allegato il documento da compilare per la cessione/compra-vendita di animali in CITES.
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