Classificazione
NOME COMUNE: Pitone Birmano, Burmese Python
ORDINE: Squamata
SOTTO-ORDINE: Ophidia
SUPER-FAMIGLIA: Boidea
FAMIGLIA: Pthonidae
GENERE: Python
SPECIE: Python Bivittatus
SOTTOSPECIE: Python Bivittatus Bivittatus, Python Bivittatus Progschai
NB. nel 2009 la sua tassonomia è stata stravolta, da sottospecie di Pyhton Molurus è stata riconosciuta la specie bivittatus, che comprende il Bivittatus Bivittatus (ovvero il Pitone Birmano) e il Bivittatus Progschai, ovvero la sua versione nana. La specie Molurus è rimasta invariata con Molurus Molurus (Pitone indiano) e Molurus Pimbola (pitone cingalese).
Distribuzione geografica e habitat
Il Python bivittatus è presente nelle regioni dell’asia meridionale come in Birmania, Cina meridionale, Myanmar, Borneo, Laos ecc. E’ diffuso in ambienti eterogenei, come acquitrini, risaie, rive fluviali, foreste umide, radure e zone coltivate.
Biologia e comportamento
Trattasi di un ofide tendenzialmente crepuscolare e notturno. Durante il giorno in genere rimane acciambellato nei cespugli o tra i rami bassi degli alberi. Col calare dell’oscurità si sposta alla ricerca delle prede, che individua grazie all’organo di Jacobson e alle fossette termo recettrici. L’attacco è fulmineo e la preda viene uccisa per soffocamento tra le spire, dopo essere stata addentata con un morso.
Il periodo riproduttivo è annuale e cade in genere nei mesi invernali; la femmina depone da 30 a 100 uova (a seconda delle sue dimensioni) in un unico ammasso e vi si acciambella intorno: grazie a continue contrazioni della sua muscolatura, è in grado di innalzare la temperatura corporea e di trasferirla di conseguenza agli embrioni. Le nascite avvengono dopo 55-75 giorni, con piccoli lunghi circa 55 cm.
La maturità sessuale viene raggiunta al secondo o al terzo anno di età, quando il maschio è lungo grossomodo 300 cm. e la femmina 350 cm.
Alimentazione in natura
Le prede sono generalmente costituite da mammiferi, uccelli e sauri di taglia proporzionata. Capita sovente che il Pitone Bivittatus si insedi nelle aree abitate, facendo razzia di galline, capre e maiali.
Allevamento
Questo serpente è molto diffuso, dato che viene riprodotto frequentemente in cattività. Bisogna riflettere molto prima di portarne a casa uno, e per tre ragioni:
LE DIMENSIONI CHE RAGGIUNGE
Il Python bivittatus è uno dei serpenti più grandi al mondo (insieme al Pitone reticolato, all’Anaconda verde, al Pitone di Seba e alla Morelia ametista). Le femmine superano con facilità i 5 m di lunghezza nel giro di sei-sette anni, arrivando a pesare 60-80 Kg. Col passare del tempo possono addirittura superare i 6 m. I maschi rimangono in genere più piccoli, raggiungendo di rado i 5m, ma rappresentano comunque dei giganti difficili da gestire.
A titolo di curiosità aggiungo che il serpente più grande attualmente tenuto in cattività è proprio un esemplare di Python bivittatus: è stato soprannominato ironicamente “Baby”, misura 8m. e pesa più di 180 Kg. E’ il fiore all’occhiello del rettilario “Serpent Safari”, situato nell’ Illinois (USA);
IL COSTO DI ALLEVAMENTO
crescendo, il nostro amico non si accontenterà più di topolini, ma dovrà essere nutrito via via con ratti, polli o conigli. Teniamo presente, inoltre, che questo serpente può vivere anche più di trent’anni;
LA PERICOLOSITA‘
un esemplare di tre metri è già in grado di infliggere morsi dolorosissimi; crescendo diventerà pericoloso persino per la nostra stessa vita. E’ quindi raccomandabile maneggiare gli esemplari di taglia ragguardevole in compagnia di un’ altra persona che ci possa soccorrere in caso di necessità.
Se vi ritenete in grado di affrontare tutte queste difficoltà di gestione, sappiate che questo ofide potrà comunque darvi grosse soddisfazioni: oltre al fascino indiscutibile dei suoi disegni e dei movimenti aggraziati, se opportunatamente maneggiato e abituato al contatto umano (sempre nei limiti di un animale esotico) sarà molto soddisfacente . La sua pericolosità, cioè, sarà minimizzata. Viste le dimensioni raggiunte, durante il maneggiamento sarebbe opportuno che nella stanza in cui si trova non ci sia odore di possibili prede (il discorso è estendibile anche a cani e gatti) o con le mani sporche di prede.
Il terrario
Il Python bivittatus necessita di terrari sviluppati soprattutto in larghezza dato che tende ad acciambellarsi (un esemplare di 4,5m. necessita di uno spazio minimo di 2,5×2 m.). L’acqua non dovrà mai mancare, fornire un’ampia bacinella in cui il serpente si immergerà ad intervalli. Anche il riscaldamento è indispensabile, tramite lampade opportunamente schermate e termostatate o tappetini/cavetti sotto al terrario. Per quanto concerne le temperature, la zona più calda del terrario dovrà raggiungere i 28°-30°C di giorno, di notte si può optare per un calo temperature per imitare gli sbalzi esterni di 3-4°C. Per l’umidità quella di casa andrà benissimo, con la bacinella d’acqua avremo senza problemi il 60%. Possiamo aumentarla con nebulizzazioni in fase di muta, anche se viste le dimensioni potranno più facilmente incorrere in problemi di muta. Come substrato consigliamo semplice carta di giornale, da adulti espellono una quantità enorme di feci. Per evitare odori che si legano al terrario sul lungo periodo si può optare in alternativa a fibra di cocco, aspen e trucioli di legno depolverato che andranno ad assorbire parte delle deiezioni e la maggior parte degli odori. Ovviamente ciò non toglie delle pulizie regolari ed approfondite del terrario.
Note sull’accrescimento
E’ importante non sovralimentare i nostri esemplari, perchè nei pitoni tenuti in cattività l’obesità è molto frequente. E’ però doveroso specificare che non bisogna nemmeno incorrere nell’errore opposto, oltre che essere crudele nei confronti del nostro esemplare, porterà ad avere un animale sempre nervoso ed affamato (e quindi anche pericoloso).
Riproduzione
Il sessaggio (tramite sonda o tramite “spremitura” della zona cloacale) è opportuno che vada eseguito da una persona esperta, per non causare danni all’animale. Gli esemplari scelti per l’accoppiamento dovranno godere di ottima salute, e questo vale soprattutto per la femmina, dato che la gravidanza le porterà via molte energie. Per favorire lo sviluppo degli ormoni sessuali, la vitalità degli spermatozoi nel maschio e la maturazione dei follicoli nella femmina, la coppia andrà tenuta a digiuno per due mesi, riducendo le ore di luce e portando la temperatura a 23°-25°C. Alcuni autori consigliano di separare la coppia durante questa fase, e di introdurre successivamente la femmina nel terrario del maschio. Terminati i due mesi di inattività, occorrerà riportare le temperature ai valori normali.
E’ possibile lasciare che la femmina incubi da sè le sue uova, tuttavia molti esperti consigliano di porle in un’incubatrice a 29°-30°, per aumentare la percentuale di schiusa.
CITES
Come tutti i Boidi, il Python bivittatus è stato incluso nell’appendice II, allegato B del CITES. E’ quindi necessario che il nostro esemplare ci venga venduto o ceduto insieme al relativo documento.
Ecco in allegato il documento da compilare per la cessione/compra-vendita di animali in CITES.
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